Mercoledì 26 settembre abbiamo occupato lo stabile dell’ex De Tomaso, in via Omero a Modena, tramite una parte mancante di recinzione e le porte che abbiamo trovato aperte. Entrando negli edifici abbiamo subito notato che vi erano evidenti segni di intromissioni precedenti, a testimonianza anche del livello di abbandono delle strutture. Abbiamo liberato questo spazio, sottraendolo al degrado e all’abbandono, e restituendolo alla collettività per renderlo un luogo di libertà, fuori dalle dinamiche del profitto e della mercificazione della socialità. Questa occupazione è solo il primo passo di un percorso autogestionario volto ad un cambiamento sociale che porti alla costruzione dal basso di una società di liberi ed eguali, e nessuno sgombero potrà fermare questa nostra volontà. Occupazione come pratica di contrasto alla dilagante devastazione ambientale che sta distruggendo il nostro pianeta, a vantaggio delle solite lobby del potere e a scapito della vita di tutti noi. Contro la Modena dei motori proponiamo, in quella che era una fabbrica di automobili, orti collettivi, laboratori di autoproduzione (dal sapone ai pannelli solari), laboratori di musica e di giocoleria, spettacoli teatrali, mostre e tanto altro. Non mancherà sicuramente di ospitare svariati eventi politico/culturali, da presentazioni di libri proiezioni e cineforum, a dibattiti sociali, assemblee, e sempre a disposizione come luogo di incontro per tutte quelle individualità antiautoritarie che abbiano necessità di un posto dove ritrovarsi.
Dopo il recente terremoto si è reso più evidente il problema della casa, già drammatico a causa della crisi. Questa occupazione evidenzia il paradosso per il quale tante persone si trovano senza casa mentre la città è piena di stabili vuoti, lasciati nel più completo degrado.
Abbiamo intenzione di far vivere questo posto assieme alla città, il più a lungo possibile, cercando di coinvolgere chiunque condivida e voglia praticare attivamente l’autogestione, come forma di lotta quotidiana, e come mezzo di rivolta sociale.
In pochi giorni si sono già innescate molte dinamiche di solidarietà e partecipazione attiva allo spazio, da tutte le realtà politiche e sociali che ci hanno subito appoggiato sia a livello modenese che di altre città, alle già tante individualità che sono passate e hanno portato in molteplici forme il loro appoggio e sostegno all’occupazione.
Nello spazio nessuno trarrà profitto da alcuna iniziativa che andremo ad organizzare ma ogni sottoscrizione che arriverà la utilizzeremo per tutte le spese di autogestione e riqualificazione dello spazio, e per la nascita o il sostegno di ogni percorso di lotta dal basso e auto-organizzato.
Abbiamo appena organizzato e vissuto nel nuovo spazio 3 giornate di gioia e socialità e sabato 29 un corteo festoso e comunicativo nelle strade del centro di Modena nonostante la pioggia ci sia stata compagna.
Veniamo dalla storia delle anarchiche e degli anarchici modenesi, dagli anarcosindacalisti che festeggeranno a Modena i cento anni il 24 novembre.
La nostra storia è stata la resistenza di 8 anni di Libera a Marzaglia contro l’autodromo, sono state le occupazioni della Casa Cantoniera, dell’ex Caseificio di Montale, del Rivoluzio a San Prospero e del Soverte a Carpi, sono state tutte le lotte per l’emancipazione sociale, per la libertà e l’eguaglianza.
Inoltre dalla data in cui siamo entrati ci rendiamo disponibili a pagare le utenze di cui gli stabili sono forniti.
Vi invitiamo tutti a partecipare alla vita dello spazio venendo all’assemblea di autogestione che si terrà sabato 6 ottobre dalle ore 17 in via Omero, angolo via Virgilio (MO).
LIBERIAMO SPAZI, AUTOGESTISCI CON NOI!
L’assemblea del collettivo prendi spazio M.Okupa continuerà tutti i martedì dalle 21 alla Libera Officina in via del Tirassegno 7 (MO).
Spazio Sociale Anarchico Occupato “Ex De Tommaso”
Collettivo libertario/anarchico Prendi Spazio M.Okupa