Domenica 7 aprile CORTEO(partenza ore 16.30 piazza 1°maggio) e COMMEMORAZIONE DELL’ECCIDIO DEL 1920 in Piazza Grande

L’importanza di essere in Piazza questo 7 Aprile.

Questo è il nono anno, che di seguito, dal 2005 ricordiamo l’Eccidio di Piazza Grande del 1920.
Quest’anno però c’è una novità, il Comune di Modena ha deciso di ricordare, per la prima volta, quell’episodio e lo farà il 6 aprile (?) nella sala dell’istituto storico della resistenza con il concerto di canti anarchici riarrangiati da Bonvicini e Benozzo che abbiamo avuto il piacere di sentire nella 3 giorni del Centenario USI al Parco Amendola nel 2012. Dicono dal comune che oltre al concerto, sabato faranno anche un corposo intervento storico, che più avanti organizzeranno un convegno di studi e che alla fine si potrebbe arrivare ad apporre una lapide, non la nostra, ma la loro e non sappiamo come ricorderanno i nostri compagni e compagne uccisi.
Dubito che la loro ricostruzione storica, sarà identica alla realtà, infatti per ora parlano di uno sciopero generale e nazionale del 7 aprile che ha portato all’Eccidio del 1920 e per ora non hanno nominato l’Eccidio del 5 aprile a San Matteo di Decima di San Giovanni in Persiceto dove l’oratore anarchico Sigismondo Campagnoli fu ucciso sul palco e altri 7 tra la folla, eccidio che provocò lo sciopero del 7 aprile a Modena.
Valuto che comunque il riconoscimento di quella data da parte del comune sia importante, forse smetteranno i boicottaggi alle nostre commemorazioni, vi ricordate? Un 7 aprile in periodo pasquale dove ci vietarono l’amplificazione, l’anno scorso dove la piazza era occupata dal mercato dell’artigianato, un altro anno c’era in piazza la campagna elettorale, quest’anno ci sarà l’esposizione di automobili e la giornata ecologica. Vi immaginate il mercato dell’antiquariato in piazza il 25 aprile o il Primo Maggio? Paragone un po’ spinto ma almeno speriamo che d’ora in poi non ci sarà più nessun continuo boicottaggio, sarebbe un segnale positivo.
Credo che chiunque, comune o altri gruppi, possano ricordare quella giornata ma credo che spetti a noi continuare a dargli il giusto significato, credo che se le istituzione cercheranno di appropriarsene la cosa più importante resti che in quella data, come succede da otto anni, siano gli sfruttati, i lavoratori, i ribelli a continuare a tenere saldo un legame con quegli anni e a dare significato a tutta la nostra storia.
La camera del lavoro aderente all’USI assieme a quella socialista proclamò lo sciopero del 7 aprile 1920 e l’USI sezione di Modena, la nostra, quella del 2013 è la più titolata a ricordare quell’Eccidio.
Nella risposta che il comune diede all’interrogazione di Balestrazzi (2012) sul poter apporre la nostra lapide, che tutti gli anni portiamo in piazza e ci riportiamo via, la commissione ha espresso perplessità perché “le uniche fonti sembrano essere riferite solo agli anarchici”come a dire se tra i morti c’era qualche socialista o altro allora potrebbe interessarci ma se erano solo anarchici, quelli son fuori dalla storia.
Ricordo anche che nella toponomastica modenese ci sono riferimenti a battaglioni fascisti come quello di Monte Kosica o ci sono lapidi che ricordano colonialisti della guerra di Gondar in Etiopia, ma non c’è nulla sugli anarchici, come invece a Novi dove una lapide ricorda l’educatore Francisco Ferrer o i combattenti antifascisti in Spagna, oppure come a Nonantola dove c’è via Sacco e Vanzetti o via Errico Malatesta.
Gli anarchici e l’USI a Modena sono banditi e lo abbiamo visto nel centenario USI del 2012 dove di tutte le iniziative, congresso, festa al Parco Amendola, incontro internazionale dell’AIT, vari cortei sui giornali non è uscita nemmeno una riga.
IL 7 aprile 1920 è la nostra storia, come abbiamo scritto nel fumetto che abbiamo stampato in 6.500 copie, anche quest’anno e negli anni prossimi facciamo modo che non diventi una storia di regime.
Siete tutti invitati a partecipare al corteo che partirà alle 17 da Piazza Primo Maggio, a fianco della Stazione delle Corriere, ed al Ricordo che si terrà con canti, interventi e brindisi in Piazza Grande dalle 17.30 alle 18.30, poi si tornerà in corteo da dove si è partiti.
Bertoli Franco Colby

7 aprile 2013

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