Ieri in Val Susa c’è stata un’altra lunga giornata di lotta contro il mega progetto del TAV e il fortino del cantiere che occupa e devasta lo spazio della Maddalena e del parco archeologico. Lo scempio della Val Clarea resta invisibile per chi non vuole avvicinarsi. Ieri migliaia di No Tav hanno cercato di forzare i recinti di jersey alzati ancora una volta dalla gestione soffocante e militare della valle.
Si è cercato di superare barriere di cemento e ferro, di andare oltre ogni sbarramento ma piogge di lacrimogeni non hanno risparmiato nessuno. Ancora una volta la risposta è stata preventiva, vigliacca e arrogante. Ancora una volta delle persone che manifestavano sono state ferite.
Dopo la giornata di ieri bisognerà mettere in campo nuovamente ogni forma intelligente di opposizione e blocco, di presenza di massa e capacità di inceppare la macchina. Cosa di cui il movimento No Tav è capace da molti anni a questa parte, nonostante la dura repressione.
Tratto da radio black out
http://radioblackout.org/2015/06/una-giornata-di-lotta-intorno-al-cantiere/