LA STORIA SI RIPETE E CI TROVERÀ SEMPRE ANTIFASCISTI!

La “rivoluzione” dei forconi, in stile populista e organizzata in parte
da gruppi fascisti quali Forza Nuova e Casa Pound di questi giorni, non
ha niente di nuovo con quanto successo in passato e che la storia ci ha
consegnato come monito. Possiamo citare vari accadimenti storici che
ricordano i moti di questi giorni, partendo dall’avvento del fascismo
negli anni ’20 similare nelle metodiche, nelle pratiche che utilizzano
nelle manifestazioni i forconi, un altro esempio è il golpe borghese
organizzato dal fronte nazionale(gruppo fascista) che non vide però la
concretizzazione fino in fondo in data 8/12/1970, oppure può ricordare, in Chile l’avvento di pinochet.
In un periodo di crisi come questa i movimenti di estrema destra hanno
saputo organizzare queste proteste cavalcando il malcontento generale, e
secondo noi stanno cercando di raccogliere più consensi possibili per
arrivare a Roma preparati per una nuova “marcia”.
E’ chiaro che dopo aver cacciato la casta dirigente, la loro intenzione
confermata anche da Danilo Calvano, leader del movimento del 9 dicembre,
è quella di instaurare uno stato di polizia ovvero una dittatura
militare.
Noi non vogliamo sicuramente difendere la casta, nè tantomeno i
privilegi di questi ultimi, semplicemente vogliamo attirare l’attenzione
e mettere in guardia su cosa potrebbe succedere se l’estrema destra
riuscisse tramite questo nuovo espediente a raccogliere molti consensi,
rischiando così di avere un vero e proprio colpo di stato dall’estrema
destra.
Noi siamo per una rivoluzione sociale, ma sicuramente non assieme ai
fascisti, e non finalizzata a imporre un nuovo regime.
La nostra rivoluzione è per un mondo di liberi e libere, per la
distruzione e l’abolizione di ogni forma di autoritarismo, e la
costruzione di una diversa struttura sociale, che nasca dal basso, in
maniera paritaria e partecipata da tutti gli individui.
L’USI ritiene che ormai le condizioni dei lavoratori, dei pensionati e dei
disoccupati sia insostenibile, la casta politica e bancaria hanno impoverito la
gente e arricchito la grande borghesia industriale e finanziaria. Causa di
questa situazione è da ricercare, nell’apatia e la subordinazione elettorale
dimostrata dal popolo e dalla gente in questi anni.
Svegliarsi ora dopo averli legittimati in tutte le loro malefatte potrebbe
essere tardi, anzi pericoloso, soprattutto se non ci si accorge di come le
forze nazionaliste e reazionarie fomentino e prosperino con la sofferenza dei
nullatenenti. Le scorciatoie sono solo autoritarie. E’ imprescindibile che ogni
lotta che portiamo avanti sia antifascista, antirazzista, antisessista ed
antiautoritaria.
L’USI da sempre dice che bisogna creare legami sociali ed economici dal basso,
autoorganizzandosi come forma di resistenza, autogestire le lotte ed il lavoro
e solo attraverso lo sciopero generale sbarazzarsi della casta, avendo già nel
sindacato e nei gruppi delle libere comuni i punti di riferimento per
autogestire una nuova società libera e solidale.

NO A FORCA NUOVA! CONTRO TUTTI I FASCISMI!

la storia si ripete e ci troverà sempre antifascisti

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