Crisi. Stamattina i lavoratori dell’Unione Sindacale di Parma, insieme al gruppo anarchico Antonio Cieri della Federazione Anarchica Italiana hanno occupato il Torrione di via Farnese, posto all’ingresso del Parco Ducale. Dalle finestre del Torrione, inutilizzato da anni, è stato posizionato uno striscione con scritto ‘Torre Libertaria’ Padroni di niente, servi di nessuno’ e una grossa bandiera rosso e nera, simbolo del sindacato Usi e degli anarchici.
AGGIORNAMENTI. I lavoratori che sono entrati nello spazio del Torrione, di proprietà del Comune di Parma e rimasto in disuso per anni, hanno sistemato i locali all’interno e messo alcune bandiere dell’Unione Sindacale Italiana, Nel pomeriggio, alle ore 18, si terrà un incontro con la presentazione dei progetti che verranno portati avanti, a cominciare da uno Sportello Sindacale contro la crisi, aperto a tutti i lavoratori del territorio colpiti dalla crisi dei settori produttivi, una Biblioteca aperta alla città. “Siamo stati costretti ad entrare in questi spazi dopo anni di trattative infruttuose con il Comune di Parma” dichiara un’aderente all’Usi di Parma. “Abbiamo intenzione di aprire subito gli spazi al quartiere. Anche stamattina alcune persone sono passate e hanno chiesto informazioni sui nostri progetti: verranno stasera in assemblea. Abbiamo incontrato i giornalisti e ci poniamo lo scopo di parlare con tutti”. Sul posto sono arrivate due Volanti della Polizia e gli uomini della Digos: la situazione per ora sembra tranquilla dal punto di vista dell’ordine pubblico.
IL VOLANTINO DEGLI OCCUPANTI. “Come lavoratori dell’Unione Sindacale di Parma, insieme all’Ateneo Libertario, al Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI e all’Archivio- Biblioteca Furlotti, abbiamo restituito alla città uno spazio che da anni era chiuso e in stato di abbandono. Abbiamo dovuto occupare perché da anni per tempistiche burocratiche la trattativa col Comune per ottenere una sede per l’Unione Sindacale Italiana, che ci spetta come restituzione del patrimonio storico distrutto dal fascismo, non vedeva alcun spiraglio. Infatti, non tutti sanno che il famoso sciopero agrario del 1908, le Barricate Antifasciste, le dure lotte di inizio ’900 furono organizzate non dalla CGIL (che invece le osteggiò) ma dalla Camera del Lavoro di Parma, che aderì all’USI. E questa grande esperienza fu distrutta dal fascismo. Ci rendiamo disponibili, fin da ora, a proporre un progetto di autorecupero dello stabile abbandonato. Negli ultimi tempi, quindi, non solo la nostra attività era di fatto ostacolata, ma tutto il nostro vasto materiale archivistico e librario (definito di “importante rilevanza storica”) stava rovinandosi ed era impedita la libera fruizione a tutti gli interessati. In questo spazio noi intendiamo continuare non solo l’attività che da anni con buoni riscontri stiamo facendo, ma anche far partire con nuovo slancio altri progetti. Troveranno spazio: lo Sportello Sindacale di Lotta Autogestito; l’Archivio/biblioteca “Gianni Furlotti”; una sede locale dell’Associazione contro gli Abusi in Divisa; il progetto “Liberi Libri” con la presentazione mensile di testi di carattere sociale e culturale; un punto di distribuzione di stampa libertaria e tutto quanto l’Assemblea deciderà. Noi riteniamo che sia sempre più necessaria l’apertura di uno spazio libertario in città, nel quale diffondere cultura non omologata e poter sostenere quei lavoratori che ricercano un modo più diretto di autorganizzazione. Liberare spazi di autogestione è una necessità. Usi-Parma, Gruppo Anarchico A.Cieri-FAI , Ateneo Libertario, Archivio-Biblioteca Gianni Furlotti”.