Un altra vittima degli sfratti a Bologna…

Una vittima delle disumane politiche statali che mettono in dubbio anche il diritto all’abitare. Non ci sono altri termini per definire la tragica decisione di una donna di 41 anni, madre di due figli, che a Zola Pedrosa, in provincia di Bologna, ha deciso di togliersi la vita a seguito della disastrosa situazione economica che la perseguitava. Per morosità, a luglio sarebbe dovuto esserci il terzo tentativo di sfratto per lei e per i suoi due figli, di 10 e 11 anni, e da giorni era costretta a cucinare con un piccolo forno a microonde perché le era stata staccata l’elettricità che non riusciva più a pagare. Vittima delle aberranti politiche abitative che non risparmiano le classi economicamente deboli della società. Vittima del Piano Casa voluto dal governo Renzi, il quale nega la possibilità dell’allacciamento ai pubblici servizi chiunque occupi abusivamente un immobile. Vittima della morsa delle grandi lobbies dei sistemi di fornitura dei più elementari bisogni di sussistenza le quali lucrano a discapito dei più poveri. Tutto questo è inaccettabile.

Per questo da parte ci poniamo l’obiettivo di creare coscienza intorno alla necessità delle occupazioni abitative e della difesa delle stesse. Vogliamo e ci muoviamo per una mobilitazione sociale la quale si ponga l’obiettivo della difesa del diritto all’abitare, del diritto di dimora e della riappropriazione degli alloggi a favore dei senzatetto e delle migliaia di profughi e migranti senza casa.

Troppa gente senza casa, troppe case senza gente!

Collettivo Stella Nera

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