Un muro per chiudere la libertà e l’autogestione

 

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Ieri mattina è avvenuto lo sgombero dello spazio occupato autogestito
Atlantide di Bologna. Prima dell’Alba vari schiavi in divisa a servizio
dello Stato hanno sgomberato lo spazio Atlantide, che era presidiato da
vari militanti e solidali. Un muro subito dopo si è eretto a segno
dell’arrivo della legalità e della giustizia sociale che accompagna
l’arrivo del potere statale. Un muro che vede contrapposti spazi sociali
liberi nati dal basso come Atlantide a spazi di autorità voluti
dall’alto creati con la forza.
Troppo spesso la forza viscida dello stato si contrappone alla volontà
delle persone che vivono e abitano le città, le campagne, le montagne,
che lavorano le terre, che vengono sfruttate nelle fabbriche. Con la
forza viene imposta dall’alto una vigliacca forma di imposizione sociale
che chiamano “Democrazia”.
Anche in questo caso porta alla luce i suoi intenti, imporre con la
forza volontà che nulla hanno a che spartire con le volontà di chi vive
i luoghi, come in questo caso Atlantide. Uno spazio libero attraversato
dal quartiere, dalla città e da persone di ogni dove.

A questo punto non resta che seguire l’augurio di Atlantide al sindaco
che a più riprese a richiesto lo sgombero:

“Buona campagna elettorale, Virginio Merola!”.

Massima solidarietà a chi libera spazi dal basso e diffonde e difende
l’autogestione!

Atlantide R-Esiste!

Collettivo e Spazio Libertario/Anarchico Stella Nera

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